WILLIE NELSON: UNA CELEBRAZIONE

Realizzato come testimonianza sonora (e visiva) dei due concerti dell’Hollywood Bowl realizzati un anno fa per festeggiare i suoi “primi” 90 anni, Willie Nelson 90 Live at the Hollywood Bowl è un colossale godimento per chi ama la musica di Nelson, per chi segue il country e tutto ciò che gli gira intorno. Nel doppio cd (con tanto di blu ray) ci sono delle perle assolute: Jamey Johnson + Warren Haynes e con il supporto discreto di Booker T ci piazzano una Georgia On My Mind colossale; Chris Stapleton propone una versione essenziale di Always on My Mind di cui ci sarà da ricordarsi a lungo; Neil Young (con un defilato Stephen Stills) interpreta la sua Are There Any Real Cowboy (che già Neil aveva registrato con Nelson in quell’immenso e spesso dimenticato Old Ways, disco del 1983 con dentro Waylon Jennings, Bela Fleck, Spooner Oldham, Marty Stuart, Ralph Mooney e Bobby Thompson, solo per dirne un paio….); George Straits che mette in scena Pancho and Lefty, o Sheryl Crow che addolcisce Far Away Places, o ancora Dave Matthews che rende eterea Funny How Times Slips Away.
La “celebrazione” è colossale e si passa da Keith Richards a Beck, da Gary Clark Jr a Ziggy Marley, da Nathanael Rateliff (che si appropria con passione di City of New Orleans) a Emmilou Harris. E poi ancora Lyle Lovett, Billy Strings (che conferma la classe giovanissima e cristallina), Dwight Yoakam, Norah Jones…. Impossibile condividere il tutto, le emozioni, le storie. Val la pena ricordare che nella scelta dei pezzi e degli artisti, c’è un po di tutto, anche con ironia (come nel caso di Snopp Doggy Dogg, che contribuisce a Roll Me Up, che è tutto un programma di vita per Willie: Arrotolami e fumami quando muoio, E se a qualcuno non piace, guardalo dritto negli occhi, Non sono venuto e non me ne andrò, Quindi non sederti e piangere, Arrotolami e fumami quando muoio). Ci sono i brani dai dischi solisti, alcuni dei capolavori firmati Highwaymen, tante canzoni di altri già interpretate da Nelson, tanti interpreti che hanno già frequentato i suoi dischi, c’è Daniel Lanois (che aveva reso monumentale Teatro) con Micah Nelson, e poi ci sono…….. Ci sono tutti. O quasi.
E soprattutto, ad un certo punto, c’è Rosanne Cash che a un certo punto si sobbarca l’esecuzione di Loving Her Was Easier: e si sente che (circa al 1’20”) Kris Kristofferson arriva sul palco. Si sente dal pubblico, perché la voce di Kristofferson è esile e incerta. Dal video del concerto si vedono i suoi occhi luminosi, ma anche persi, mentre si appoggia alla figlia e sorride cercando le parole e guardando la platea. Un momento magico. Forse triste, ma comunque immenso.
Il concerto si conclude con l’immancabile On the Road Again, con mezzo mondo a cantare con Willie (che nelle canzone fa il jolly, entra ed esce, a volta sta da parte, ma è sempre evocato dai tanti che gli fanno gli auguri): “Di nuovo sulla strada, Non vedo l’ora di rimettermi in viaggio, La vita che amo è fare musica con i miei amici, E non vedo l’ora di rimettermi in viaggio”.
Una celebrazione. Perfetta.

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