Ci metto qualche giorno per motivi che qualcuno sa, ma alla fine eccomi a dire qualche ricordo (freschissimo) dello spettacolo di Massimo Priviero a Padova in favore dell’Associazione Uniti per Crescere. E’ stata una serata perfetta, grazie a tutti quelli che l’hanno resa tale. Quelli dell’associazione (Perilongo, Zito, Laverda…), il coro degli universitari alpini, tutto il teatro, il service, il fotografo (presto montagne di immagini), Francesca Trevisi, Raffaella Zago, Massimo e la band.
Il tutto si è aperto con la presentazione dell’Associazione e della collaborazione con il Baby Hospital di Betlemme, poi via al concerto che si è aperto con Nessuna resa mai (con qualche problema di amplificazione), Lettera al figlio, Slenda il sole e una strepitosa Fragole a Milano (“Per te, per te, per te, io scalerò il cielo, soltanto per te…“). La zona mediana dello show presenta le cover di We shall overcome, Ciao amore ciao, The river (eccezionale e trascinante) e Amaxing Grace (con la Raffaella in scena a duettare magnificamente). Una lettura di un breve brano de Il sergente nella neve di Rigoni Stern ha aperto il finalone del concerto: La strada del davai, Njkolaevka (sempre una delle mia preferite), Angiolina bell’Angiolina (sorpresa: applauditissima). Tra i momenti emozionanti, senza dubbio da ricordare è l’ultimo brano, Il testamento del capitano, con venti giovani coristi in scena a sorpresa per il pubblico:
Al bis Massimo sfodera un bel Nordest, con luci in sala e gente in piedi che applaude. Poi sipario. Eccezionale il sound della band (Gazich, Galli, Cambise, LaViola, Eisdale), morbido e compatto, amalgamato alla perfezione, con Keith supermmirato nel suo eccentrico e inatteso polistrumentismo celtico. Serata che ricorderò, per il magnifico suono, un’ottima scaletta, un’interpretazione di Priviero raramente così intensa e potente. E spero così anche i tanti, proprio tanti presenti. Ho visto solo facce contente. Molti entusiasti. Grazie a tutti…
Walter Gatti