Che bel disco ha fatto Bruce Cockburn. Small Source of Comfort è stupendo. Per tanti motivi il suo ultimo lavoro che ho apprezzato fino in fondo è Dark to the Heart (stiamo parlando del ’94), ma ora il calore, il talento, la composizione, gli altri strumentisti, è tutto tornato a posto. Quattordici brani, con alcune cose indimenticabili, tra cui una ballad come Driving Away, che vale da sola l’acquisto. Come sempre ci sono mille ispirazioni folk nella sua anima, il country e John Fahey, certo jazz che si intreccia con soluzioni sperimentali, ma questa volta c’è di nuovo quel calore intimo e puro che ci ha fatto amare Bruce in circa 4 decenni di attività . Bentornato!
WG