Cresciuto a dosi massicce di Neil Young, James Taylor, Joni Mitchell e Bob Dylan come quasi tutti quelli della mia generazione, sono colpevole di aver bypassato bellamente il fenomeno del grunge, nei primi anni 90. Lo trovavo troppo “rumorosoâ€. Poi alla morte di Kurt Cobain mi sono avvicinato timorosamente ai Nirvana, grazie al bellissimo Unplugged (ovviamente: era un disco acustico…) per scoprire uno degli ultimi e più grandi talenti della musica rock. Nessuno se ne era accorto, ma nelle canzoni di Kurt c’era un grido disperato, una attesa dolorosa affinché qualcuno si facesse “presente†nella sua vita. Perché la droga, per lui, non era il solito sballo, ma un modo per lenire la ferita che aveva dentro. Come in questa canzone, che è una preghiera: che qualcuno arrivi, che faccia presto, che venga come un amico, come un nemico. Basta che venga. Inquietante l’ultima frase: “Giuro che non ho una pistolaâ€. Come se Kurt avesse già previsto tutto…(Paolo Vites)Â
Come As You Are (Kurt Cobain)Â
Come
As you are
As you were
As I want you to be
As a friend
As a friend
As a known memory
Take your time
Hurry up
The choice is your
Dont be late
Take a rest
As a friend
As a known memory
Memory
Memory
Memory  Come
Doused in mud
Cept in bleach
As I want you to be
As a trend
A a friend
As a known memory ah
Memory ah
Memory ah
Memory ah And I swear
That I dont have a gun