Anche quest’anno si ripete la tradizione del Sestri Levante Blues & Soul Festival, tradizione a cui siamo abituati ormai da oltre 30 anni; sembra una macchina ormai avviata e che proceda autonomamente ma in realtà dietro all’organizzazione dell’evento c’è un grande lavoro, svolto con passione e professionalità: in particolare di Gabriele Dellepiane (direzione artistica), di Luigi Di Lorenzo (patron storico) con il supporto dell’amministrazione locale (Comune e MediaTerraneo Servizi), della Italian Blues Union e di alcuni sponsor. L’apertura della serata è in carico a Cek & The Stompers un trio mininale basato su washboard (Annalisa Favero), contrabbasso (Alessandra Cecala) ed il titolare Cek Franceschetti alle chitarre e voce. Cek è un personaggio singolare, proveniente da un paesotto sul Lago d’Iseo che riesce bene a calarsi nel ruolo del bluesman, amalgamando le umide ambientazioni lacustri con quelle paludose della Lousiana. Ha maturato il suo particolare sound e capacità di scrittura attraverso moltissime collaborazioni e concerti in giro per gli Stati Uniti dove ha condiviso il palco per anni con Lousiana Red, il grande bluesman dell’Alabama noto per la sua canzone “Sweet Blood Call” scomparso una decina di anni fa.
Recentemente ha pubblicato un nuovo album “Sarneghera Stomp” ispirato alle tipiche e violente tempeste di lago (sarneghera) metafora del recente sconvolgimento dettato dalla pandemia.
Cek sul palco è spontaneo, suona con perizia la sua chitarra resofonica e canta come fosse in un bar di New Orleans aiutato dalla torrida serata di Sestri Levante; suono e canzoni semplici supportate da washboard e contrabbasso ma autentiche, polverose, che arrivano al cuore, come devono essere le canzoni blues: Chicks And Wine, Home Lake Blues e Maybe Tomorrow sono forse le migliori canzoni della serata comunque veramente interessante e ben accolta dal pubblico.
Lo spettacolo continua con la Andy J Forest Band: Andy sale sul palco con il suo panama in testa e per presentarsi fa una giratina tra la gente suonando l’armonica; risalito sul palco, saluta in italiano e comincia a suonare al fianco del chitarrista Leo Ghiringhelli, del bassista Andrea Caggiari e del batterista Pablo Leoni.
Andy J Forest è un virtuoso dell’armonica che da molti anni gira il mondo, pubblica dischi e saltuariamente è prestato al cinema ed alla televisione. Viene da New Orleans e le influenze cajun, soul, rock sono evidentissime nel suo blues fatto di grandi canzoni, una bella voce, evidenti capacità musicali e sicuramente un modo naturale di stare sul palco e coinvolgere le persone. Completano il quadro della sua personalità musicale le importanti collaborazioni con Willi De Ville, Taj Mahal, James Cotton e moltissimi altri anche in Italia come Zucchero, Bennato e Finardi. Molte le canzoni provenienti dai suoi ultimi lavori come NoTown Story del 2010 e Real Stories del 2007 con il quale ha vinto il premio Best Blues CD al “the Best of the Beat Award” di New Orleans. Bellissime e coinvolgenti le canzoni Breach in the Leeve (che rammenta alcuni tragici momenti dell’uragano Katrina), Crazy Legs (con grande assolo con armonica), Voodoo Lips (ballata ritmica del sud) e The Moon of June (sonorità alla Cab Calloway).
Grande serata di blues, grande serata di musica nella calda estate di Sestri Levante.
Davide Palummo, luglio 2022
Foto di Stefano Dei