Qualche giorno fa ci ha lasciato Kris Kristofferson (1936-2024), un monumento della musica americana. Il texano, di evidenti origini svedesi, è considerato a tutti gli effetti uno dei padri della musica country anche se parimenti famoso come attore. Devo ammettere che io l’ho conosciuto proprio come attore attraverso due film cult che comunque hanno una forte relazione con la musica. Sono entrambi film degli anni 70 completamente diversi uno dall’altro ma che hanno avviato Kris alla recitazione. Nonostante all’epoca fosse già un grande songwriter, aveva infatti scritto testi importanti come Sunday Mornin’ Comin’ Down (1969) interpretato da Johnny Cash e Me and Bobby McGee (1971) interpretato da Janis Joplin, allora sua fidanzata, viene chiamato come interprete principale nei film Pat Garrett & Billy the Kid del 1973 di Sam Peckinpah e È nata una stella del 1976 di Frank Pierson.
Il primo è un western psicologico che porta sullo schermo una visione diversa del pistolero più famoso del Far West. Kris interpreta magnificamente il personaggio nonostante l’età (ha 37 anni mentre il personaggio reale verrà ucciso giovanissimo, a soli 22) con una grande recitazione, attraverso un volto imberbe che ancora non corrisponde al personaggio pubblico che impareremo a conoscere negli anni successivi, che fa emergere alcuni lati interessanti del malvivente come la debolezza psicologica ma anche lo spirito ribelle ed anticonformista. In quell’occasione sarà proprio Kris a presentare il giovane Bob Dylan al regista che lo ingaggia per una piccola parte ma soprattutto per la colonna sonora: da questa si distinse subito un pezzo bellissimo come Knockin’ on Heaven’s Door che sarebbe diventato un classico della musica rock. L’altro film di cui parlavo è il remake di un omonimo del 1937 ed un secondo, più famoso per la presenza di Judy Garland, del 1954 che avrà anche un successivo remake con protagonista Lady Gaga nel 2018 al fianco di un bravissimo Bradly Cooper. Qui la musica non è solo colonna sonora ma è la protagonista principale: la storia infatti racconta di un cantante sul viale del tramonto che si innamora e introduce al MusicBiz una cantante che, nientepopodimeno, in questo film è interpretata da Barbra Streisand. Anche in questa pellicola l’interpretazione è magistrale, Kris si trova a suo agio nel ruolo del grande musicista, del focoso amante e dell’ubriacone: nel campo musicale aveva già all’attivo grandi successi ed una decina di dischi; per quanto riguarda il mondo femminile non si era fatto mancare niente ed era già al secondo matrimonio; purtroppo anche con l’alcool aveva esperienza fin dalla giovane età quando, appena dopo la prima laurea in terra texana e la seconda in Inghilterra, divenne un alcolista, problema che lo accompagnò quasi tutta la vita. Il film è un grande successo e vince un Premio Oscar e varie nomination (migliore canzone e colonna sonora), una valanga di Golden Globe e una nomination per i BAFTA; anche il disco della colonna sonora è premiatissimo, vince una dozzina di Dischi di Platino e rimane a lungo nelle prime posizioni delle graduatorie di mezzo mondo.
Una quarantina di dischi, collaborazioni con importanti musicisti americani come Johnny Cash, Willie Nelson, Waylon Jennings e Rita Coolidge (sua seconda moglie), note posizioni di protesta politica ed una sempre attiva carriera da attore dal 1971 al 2018 (per oltre 40 pellicole) lo consacrano come uno dei grandi dello spettacolo americano.
Lato mio voglio ricordarlo per la sua profonda voce, le belle canzoni folk e la faccia sempre in bilico tra quella di un delinquente e quella di un simpatico bonaccione.
Davide Palummo, Ottobre 2024