È arrivato! Proprio in questi giorni è giunto nei negozi il nuovo disco di Joni Mitchell. Da mesi se ne parlava, ma solo a riguardo di notizie marginali, forse importanti, ma marginali. Si sapeva che l’artista canadese aveva cambiato etichetta e dopo moltissimi anni di collaborazione con la Reprise passava alla Hear Music, marchio di proprietà della Starbucks – che mi fa pensare più al caffè che alla musica; sapevamo che Joni stava lavorando ad un grosso progetto dopo l’importante esperienza di musicare un balletto; sapevamo che dal 1998, anno di Taming the Tiger, non pubblicava nulla di nuovo; sapevamo che Joni aveva avuto qualche problema di salute, lei che nel prossimo novembre compie 64 anni ma che nel nostro immaginario è sempre la splendida ragazza bionda dal sorriso ammaliante. Ma ora lo abbiamo in mano con la sola voglia di ascoltarlo; già subito una novità visto che sulla copertina non c’è un suo dipinto, al quale ci aveva abituato, ma la foto di un corpo di ballo che ci ricorda The Fiddle And The Drum, il lavoro recentemente realizzato assieme al coreografo dell’Alberta Ballet Jean Grand-Maître.
Davide Palummo