Era il 1987, usciva Vai Rouge, uno dei dischi più belli di Enrico Ruggeri. Piaccia o non piaccia, lui ha scritto alcune delle cose più ricche di sensibilità degli ultimi vent’anni dell’italica canzone (Mare d’inverno, Portiere di notte, Quello che le donne non dicono…..). Una di queste è Non finirà , canzone sull’amore eterno, canzone sull’amore che non passa. La vecchiaia, invece che essere la maledizione del cuore, è il suo coronamento, con quella frase, che cala sul tutto come una benedizione divina: “Non finirà , non morirà ; quella ruga sul tuo viso un po’ di più mi legherà “. Una visione eterna, una visione che tenga conto del “disfacimento”, dell’invecchiare, ecco quello che manca spesso alle canzoni d’amore….
Walter Gatti
Non finirÃ
(Enrico Ruggeri)
Quegli occhi tuoi cominceranno piano
a guardare indietro un tempo già lontano,
senza parlare e senza più recriminare
su ciò che si poteva fare
e che non è successo mai.
Ma qualche cosa rimane
negli occhi tuoi.E il volto poi si scoprirà segnato
da tante storie che nessuno ha raccontato
senza finale: un commedia musicale
di solitudini a Natale
con chi non ti capiva mai.
Ma c’è una luce speciale
negli occhi tuoi.Tu cambierai, invecchierai
ma sarai sempre presente;
tu non ti consumerai.
Con il corpo e con la mente
tu mi sorriderai.Non finirà , non morirà ;
quella ruga sul tuo viso
un po’ di più mi legherà .
Un amore non è ucciso,
un amore vivrÃ