Sarah Jane Morris ha sempre amato l’Italia da quando, nel lontano 1980, ha iniziato a suonare nel gruppo del fiorentino Nicola Contini, talentuoso bassista poco conosciuto e forse ricordato da alcuni proprio per la breve collaborazione con la Morris e successivamente con I Giancattivi (Alessandro Benvenuti, Francesco Nuti e Athina Cenci) per i quali ha scritto la colonna sonora di alcuni lavori teatrali. Questo legame con l’Italia non si è mai interrotto e Sarah Jane continua a bazzicare la nostra penisola, musicisti nostrani ed addirittura il Festival di Sanremo (edizioni 1991 e 2006). Proprio in questi giorni la troviamo in molte piazze italiane e così sarà fino a fine anno: in realtà sono belle location (come il parco di Villa Panphilij a Roma), semplici arene di paese (come il Conchiglia di Sestri Levante) o blasonati club (come il Blue Note di Milano): lei non disdegna alcunché e con varie formazioni si presenta volentieri qui da noi, canta piacevolmente vecchi e nuovi pezzi, firma CD, chiacchiera con la gente e dispensa baci ed abbracci a chi la avvicina. Esattamente questo è stato il copione del 4 agosto quando alle 21.30 si è presentata all’Arena Conchiglia di Sestri Levante su un semplice palco con il supporto di Tim Canfield e Tony Remy, due ottimi chitarristi che acusticamente l’hanno accompagnata per tutto il concerto. La serata è molto calda ma non impedisce a Sarah Jane di dare il massimo nell’interpretazione di moltissime belle e coinvolgenti canzoni, intramezzate da qualche chiacchiera e presentazione dei brani. Questi provengono dall’ultimo lavoro Bloody Rain, presentato proprio in Italia alla fine dell’anno scorso, o da vecchi CD, ma compaiono anche alcune cover riconosciute subito da tutti come “Piece of My Heart” resa famosa da Janis Joplin, “Fast Car” di Tracy Chapman, “Fragile” di Sting e “Into my arms” di Nick Cave. Molti sono i brani impegnati e legati al sociale a partire dalla bella rivisitazione di “I Shall Be Released”, scritta da Bob Dylan e resa famosa da The Band, qui interpretata con toni jazz e soul dalla voce a volta graffiante a volte rauca e profonda di Sarah Jane. Sempre sui toni della denuncia, con particolare riferimento all’universo femminile, arrivano i brani dal recente lavoro come ”Men Just Want to Have Fun”, “No Beyoncé”,”Confort They have” e la bellissima “Feel the love” che ci fa assaporare travolgenti ritmo e sonorità. Alcuni brani sono dedicati alla madre Joy (da poco scomparsa) ed al marito Mark Pulsford, noto artista scozzese che ha anche disegnato la copertina di Bloody Rain. Non c’era certo bisogno di conferme ma con questo lavoro Sarah Jane Morris mostra tutto il suo talento, riuscendo a spaziare dal soul al jazz con molta facilità supportata da una voce unica, spesso potente e graffiante ma anche calda e delicata; il suo impegno sociale inoltre ce la fa amare ancora di più mostrandoci anche il suo lato umano oltre che artistico.
Davide Palummo, agosto 2015